Elezioni: Emilia non più rossa
- lunedì, 5 marzo 2018, 13:31
- Politica, Primo Piano
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Un’Italia che esce dalle urne divisa sostanzialmente in due: Nord al centrodestra, Sud al Movimento Cinque stelle. Sconfitta nera per il PD. Ora si delinea il problema governabilità: nessuna forza politica ha raggiunto il 40% della maggioranza assoluta. Alla Camera e al Senato il centrodestra ha più seggi ma è lontano dall’autosufficienza, ne servirebbero 316 a Montecitorio e 158 a Palazzo Madama, un traguardo lontano sia per il centrodestra che per i pentastellati. L’Emilia rossa si è svegliata questa mattina di un colore un po’ sbiadito. Lo scenario politico in regione evidenzia un netto arretramento del Partito Democratico a fronte dell’affermazione della coalizione di centrodestra.
L’Emilia-Romagna si è confermata la regione con la maggiore affluenza alle urne, pur con una flessione di quasi 4 punti percentuali rispetto al 2013. Ad esprimersi è stato il 78,2% degli aventi diritto, cinque anni fa l’aveva fatto l’82%. La provincia dove si è votato di più è stata quella di Modena (79,5%) seguita da quella di Forlì-Cesena (79,3%). L’affluenza più bassa è stata nelle due province dell’Emilia occidentale Parma (75,2) e Piacenza (75,6). Un voto che ricorderemo per le lunghe code alle urne, con seggi che hanno registrato tempi di attesa record fino a due ore. Colpa del bollino antifrode, ovvero il talloncino apposto sulle schede che va rimosso richiedendo a scrutatori e presidenti di seggio delle operazioni in più.